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Il
parco giochi di Tonfano nasce nel lontano 1948 da un'idea della
locale Famiglia Berti.
Nell'immediato dopoguerra anche Marina di Pietrasanta, come il resto
d'Italia, desiderava ricominciare a vivere. Erano anni difficili
per il nostro Paese ma con molta semplicità la gente cercava
di svagarsi per dimenticare i quotdiani problemi e lo faceva con
cose semplici che adesso farebbero sorridere.
Anche i bambini di Marina che erano nati sotto i bombardamenti in
questa zona a ridosso della linea Gotica, cominciavano ad assaporare
il piacere di giocare senza il timore del copri fuoco.
Fu in questo contesto che i Berti allestirono un trenino nell'area
attualmente occupata dall'Ufficio Postale. L'Italia intanto si rimarginava
dalle ferite belliche e si dava nuovi assetti, anche il Tonfano
subiva continue metamorfosi: il torrente omonimo che una volta divideva
in due l'abitato nel frattempo era stato riempito ed il paese, che
si stava sempre più sviluppando, aveva bisogno di un Ufficio
Postale.
Fu così che per dar spazio alle Poste il trenino dei Berti,
che era stato affiancato dal teatrino dei burattini di "Masticabrodo",
si trasferì poco più in là, dove ora è
ubicato il monumento ai caduti.
Era il 1953 e quì sullo spiaggione che aveva riempito l'alveo
del torrente vi rimase, seppur con piccoli spostamenti, per vent'anni.
Quanti bambini su quel treno, quante nuove generazioni nate dopo
la guerra o nel periodo del boom economico vi hanno trovato posto.
Lo spiaggione intanto veniva trasformato in una vera e propria piazza
la quale fu dotata di una rotonda per la cui costruzione si rese
necessario un nuovo e definitivo trasferimento del trenino che trovò
posto nell'area attualmente occupata dal Parco.
La certa collocazione del trenino diede sviluppo ad un vero Parco
Giochi che i Berti arricchirono con una pista di automobiline costruite
dallo stesso proprietario con dei motorini di avviamento "Balilla"
e successivamente con una pesca delle ochette. Inoltre i proprietari
riuscirono ingegnosamente a costruire un paio di aeeoplani che si
alzavano ed abbassavano grazie a pompe idrauliche,un gioco come
tanti che si vedono oggi tra quelli che funzionano a moneta ma avvenieristico
per l'epoca se si pensa che era un prototipo.
Nell'83 la Famiglia Berti cedette il Parco ai Vischi che lo gestirono
alcuni anni puntando anche sul servizio bar, la giostra e il minigolf.
Quindi fù la volta dei Triberti, una nota famiglia legata
al mondo del Circo che introdussero la sala giochi e sperimentarono
gli autoscontri acquatici.
Dal '99 al 2004 subentrò nella gestione Antonio Giannelli,
già titolare di attrazioni dello spettacolo viaggiante a
Forte dei Marmi, che ripropose il treno smantellato nella precedente
gestione e introdusse un'area ludica con gonfiabile. Dal 2005 la
famiglia Claudi ha in gestione il parco giochi.Con grande impegno
ogni giorno lavora per ammodernare il parco e renderlo sempre più
divertente per i suoi visitatori.
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